Il Blog di Franco Parlavecchio 2024

18 jun 2024 by Franco Parlavecchio
Dedicato a chi ha dimenticato o fa finta di dimenticare, poco più di dieci anni fa Perugia era la capitale della droga..
ballottaggio perugia

Dedicato a chi ha dimenticato o fa finta di dimenticare. Poco più di dieci anni fa il nostro amato capoluogo di Regione era balzato tristemente in cima a tutte le cronache nazionali ed internazionali, non per la sua inestimabile bellezza, bensì perché divenuto la capitale della droga, l’outlet europeo degli stupefacenti. In particolare, l’episodio simbolo del degrado fu la sparatoria avvenuta in Corso Vannucci poi sfociata in un attacco diretto alle forze dell’ordine. Arriviamo ad oggi: ora possiamo riaprire gli occhi e rivedere finalmente un po’ di luce in tema di sicurezza, sia rispetto ai dati reali che alla loro percezione, grazie soprattutto ad un approccio più pragmatico e meno ideologico. Siamo confortati anche dai numeri offerti dal Ministero che ci confermano come i reati contro le persone abbiano subito una drastica riduzione negli ultimi dieci anni. A fronte di un ritorno alla normalità, possiamo solo auspicare che questo lavoro possa proseguire nei luoghi in cui la soglia di attenzione deve rimanere sempre molto alta, in particolare nella zona della stazione, tema purtroppo condiviso da tutte le città italiane di medie e grandi dimensioni, dove ancora c’è da fare per ottenere un risultato soddisfacente. Indipendentemente dai dati scritti, vi invito a fare un giro a Bologna, purtroppo ferita da un degrado che ne deturpa tutto il suo fascino, o se preferite fate una passeggiata a Milano stando attenti a dove mettete i piedi perché potreste correre il rischio di inciampare su qualcuno che dorme accampato per strada. Se forse la dimensione cittadina non vi convince, andate a Brescia o a Varese o scegliete il Comune che preferite (per non parlare del sud…) e scoprirete come il paradiso non esiste fuori da Perugia. Sicuramente non è consolante, perché chi desidera avere una visione globale e comprende la necessità di collaborazione tra le istituzioni, anche a livello nazionale, auspicherebbe anche adeguato controllo del territorio e certezza della pena. A questo dobbiamo aggiungere un approccio realista sul piano culturale e sociale, in termini di integrazione e sviluppo armonico del territorio. Ma non basta. Provate a convincere uno spacciatore a cambiare “occupazione” grazie a proposte politiche ed occupazionali che potrebbero riportarlo sulla retta via. Ovviamente se sarete in grado di raccontarlo ai medici dopo che vi avranno curato la coltellata appena inferta… È anche vero che il numero degli spacciatori presenti sul territorio dipende dalla quantità di consumatori. Allora care Candidate a Sindaco, dimostrate che non siete complici dei loro loschi traffici. Fate un semplice test antidroga e rendetelo pubblico. Non vi celate dietro finte protezioni della privacy, chi vuole ambire alla carica di primo cittadino ha il dovere di dimostrare trasparenza e chiarezza. Dato che il Sindaco è il responsabile della salute della popolazione del suo territorio, anche se senza portafoglio, sarebbe corretto dimostrare di rispettare la propria persona. Non abbiate timore, il vostro è un dovere morale.

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Franco Parlavecchio

Pensatore intermittente , sempre condizionato dal cuore , vincolato da un incurabile senso di giustizia. Ha vissuto una vita divisa fra la passione per la politica e la concretezza dell’impegno lavorativo. Ha ricoperto diversi ruoli politici che gli hanno permesso di provare a mettere in pratica le sue idee facendolo scontrare con i muri dell’indifferenza e dell’individualismo. Ora fa l’opinionista per una rivista on line, Perugia Today, come osservatore vicino e distante rispetto al mondo che ci circonda. .

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