Quanto business dietro l'accoglienza dei migranti? Per fortuna ci sono Minniti e i Cie
Da diversi giorni spopola sul web il video di un ragazzo, Luca Donadel, che in modo molto sintetico e brillante spiega il business sulla gestione dei migranti. Il video dà un colpo micidiale ad una serie di Organizzazioni non Governative che con le loro navi vanno direttamente a recuperare gli sfortunati passeggeri in acque internazionali, per portarli non nel porto più vicino bensì in Italia. Sono dei benefattori o forse hanno bisogno di curare i loro interessi da vicino? Una serie di associazioni si riempiono spesso la bocca di proclami dedicati all’accoglienza, in alcuni casi, in modo proporzionale a quanto hanno riempito le proprie tasche. Non voglio fare di tutta l'erba un fascio, anzi, avevo già espresso i miei dubbi quando nel 2013 denunciai pubblicamente un problema di sicurezza a Perugia, per risolvere il quale proposi anche l’istituzione di un CIE (Centro di Identificazione ed Espulsione) per tutti i soggetti che nulla avevano a che fare con quei profughi che hanno diritto alla massima solidarietà; e lo dico da figlio di una profuga di guerra. Indipendentemente dall’opportunità o meno della proposta, fui oggetto di attacchi talmente violenti da far supporre di aver toccato il portafoglio di qualcuno. Per fortuna oggi c’è un Ministro dell’Interno, Marco Minniti che trasforma le proposte in fatti; per un Governo nato con una scadenza incerta, lui ha iniziato il lavoro senza l’orologio in mano. Ha stabilito la realizzazione di un CIE per ogni Regione, per identificare tutti i migranti, per poter espellere tutti quelli che non hanno motivo per restare, così da poter essere più efficacemente solidali nei confronti di coloro che arrivano da zone di guerra, a condizione che si facciano riconoscere nella loro identità. Minniti preferisce il verbo fare al verbo parlare. Senza bisogno di troppe comparsate televisive, è dotato di un sano pragmatismo; è forse l’esempio di come dovrebbe essere un buon Governante.
Pensatore intermittente , sempre condizionato dal cuore , vincolato da un incurabile senso di giustizia. Ha vissuto una vita divisa fra la passione per la politica e la concretezza dell’impegno lavorativo. Ha ricoperto diversi ruoli politici che gli hanno permesso di provare a mettere in pratica le sue idee facendolo scontrare con i muri dell’indifferenza e dell’individualismo. Ora fa l’opinionista per una rivista on line, Perugia Today, come osservatore vicino e distante rispetto al mondo che ci circonda. .
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