"Ho una pistola, se qualcuno entra in casa mia, gli sparo". Chi l’ha pronunciata questa frase? Matteo Salvini durante un comizio pubblico? Un cittadino qualunque che immagina di difendere la propria famiglia con la giustizia fai da te? Donald Trump durante una delle sue solite uscite pubbliche da pseudo sceriffo della contea? Niente di tutto questo; a grande sorpresa (in realtà, non così tanto…) è la dichiarazione chiara ed appassionata della candidata e probabilmente futura prima donna Presidente degli Stati Uniti Kamala Harris, durante un talk show molto seguito. A parte l’immediata censura di qualche giornale italiano che trova fuori luogo un linguaggio simile per un candidato democratico, ed il silenzio politico su una frase che avrebbe dovuto scatenare un serio dibattito anche a livello nazionale, rimane comunque una dichiarazione molto forte che merita di essere analizzata valutandola nel suo contesto. La Harris ha parlato volutamente da normale cittadina che difende sé stessa e la sua famiglia a tutti i costi, ripetendo quello che direbbe qualsiasi persona, senza paraocchi ideologici, se fosse aggredita. Da un lato giustificando ogni forma di autodifesa, e soprattutto strizzando l’occhio alla grande lobby delle armi che non vuole lasciare completamente nelle mani del suo avversario, soprattutto per il fiume di denaro in grado di elargire in campagna elettorale. Vi immaginate se la stessa frase l’avesse pronunciata la leader del partito democratico Elly Schlein? Sarebbe scoppiato il finimondo! Perché ciò che direbbe qualsiasi persona in caso di aggressione, in Italia non si può dire, è vietato dal solito falso perbenismo di coloro che, mentre invitano gli altri a porgere la mano, nel frattempo mettono il filo spinato elettrificato davanti alle loro ville da sogno. E per evitare ogni forma di dibattito i grandi media preferiscono attuare il mezzo della censura velata, facendo passare in secondo piano un argomento troppo scomodo. Al contrario negli Stati Uniti la parte sinistra dell’elettorato giustifica qualsiasi forma di difesa. Da noi poi la lobby delle armi non è così potente, in Italia è molto più forte la pressione delle case farmaceutiche, così come abbiamo potuto patire durante il periodo del Covid. In ogni caso le elezioni americane si avvicinano ed anche se gli interpreti sembrano solo l’ombra di qualche abile statista, rimane solo da sperare che il meno peggio possa trionfare: Kamala. Sperando che le sue nobili intenzioni di autodifesa spengano i propri istinti bellici al di fuori dei confini a Stelle e Strisce.
Pensatore intermittente , sempre condizionato dal cuore , vincolato da un incurabile senso di giustizia. Ha vissuto una vita divisa fra la passione per la politica e la concretezza dell’impegno lavorativo. Ha ricoperto diversi ruoli politici che gli hanno permesso di provare a mettere in pratica le sue idee facendolo scontrare con i muri dell’indifferenza e dell’individualismo. Ora fa l’opinionista per una rivista on line, Perugia Today, come osservatore vicino e distante rispetto al mondo che ci circonda. .
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