Il Blog di Franco Parlavecchio

05 August 2020 by Franco Parlavecchio
Europa odio e amore, baci e schiaffi, urla e bisbigli.
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In questo gioco estenuante di trattative nelle quali tutti sembrano aver vinto, il risultato migliore che abbiamo ottenuto in Europa non è la quantità di soldi che potremmo spendere nei prossimi mesi ma che i nostri investimenti saranno decisi dagli altri. Come i genitori nei confronti dei propri figli adolescenti ed irrequieti, siamo risultati troppo immaturi; gestiti da un tutor, la nostra paghetta sarà completamente sotto controllo. Abbiamo ottenuto un bel gruzzolo, una porzione a fondo perduto e la maggior parte da restituire con una caratteristica molto chiara, non sarà politicamente gratuita ma totalmente vincolata, una sorta di asservimento dovuto solo a colpe nostrane, come se avessimo perso un’altra guerra, un vero e proprio piano Marshall dedicato all’Italia. Il problema non è solo attuale, la nostra crisi economica e di stabilità nasce da molto lontano, il Coronavirus e la gestione molto discutibile con tanto di giullaresca propaganda (scuole chiuse e discoteche aperte), più adatta al ventennio che al nuovo millennio, ha prodotto i suoi effetti. D’altra parte se fossimo stati un Paese in salute non avremmo dovuto ricorrere ad un aiuto significativo. Il nostro debito continuerà ad aumentare perché i prestiti andranno comunque restituiti. Ma questa rimane un’occasione, forse l’ultima, da non farci sfuggire per provare a ripartire. Ora la palla passa ai nostri decisori che iniziano già a dividersi su come dovranno essere gestiti i soldi che arriveranno. Saranno capaci di produrre un piano credibile? Il colore dell’Europa potrà aiutare l'attuale Governo ma non farà sconti. Questo ristoro arriverà anche a condizione che non alzeremo più la voce, anche sul tema dell’immigrazione. Noi dobbiamo essere l’unica frontiera senza permetterci una normale redistribuzione su base solidale europea. E così i genitori che ci mettono in mano la paghetta stanno comprando il nostro silenzio.

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Franco Parlavecchio

Pensatore intermittente , sempre condizionato dal cuore , vincolato da un incurabile senso di giustizia. Ha vissuto una vita divisa fra la passione per la politica e la concretezza dell’impegno lavorativo. Ha ricoperto diversi ruoli politici che gli hanno permesso di provare a mettere in pratica le sue idee facendolo scontrare con i muri dell’indifferenza e dell’individualismo. Ora fa l’opinionista per una rivista on line, Perugia Today, come osservatore vicino e distante rispetto al mondo che ci circonda. .

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