Il Blog di Franco Parlavecchio 2025

6 oct 2025 by Franco Parlavecchio
Flotilla , doveva essere un intervento umanitario ..Il vero obiettivo? Un’azione politica destabilizzante guidata dai nipotini di Hamas
flotilla

Anche la regata di quelli che sono partiti per motivi politici e non umanitari, è finita. Nulla li ha fatti desistere, neanche le sagge parole del Presidente della Repubblica sono servite a farli desistere, solo la realtà ha fatto arrendere la Flotilla. Quella che doveva nascere solo come un’azione umanitaria a favore del popolo palestinese ha mostrato il suo vero obiettivo: un’azione politica destabilizzante guidata dai nipotini di Hamas. C’erano tanti modi per portare aiuti alla popolazione colpita dalla guerra, attraverso corridoi umanitari convenzionali che offrono più risultati di una serie di barche la cui azione ha un costo molto più elevato. Ma dentro queste imbarcazioni non c’era quasi nulla da mangiare se non tante polemiche che sono servite ad ingrossare l’ego narcisista di chi ha partecipato. Incomprensibile anche la posizione del Governo italiano che ha mandato le due fregate a proteggerli; un grave errore perché, se uno decide di buttarsi dal centesimo piano di un palazzo non può esserci sempre il telone di emergenza a salvare la tua imprudenza. Come avete visto solo l’Italia si è mossa, tutti gli altri Paesi, pur essendoci cittadini di varie nazionalità, non si sono affatto preoccupati di mandare delle navi a difendere questi irresponsabili. Anzi, il tema nel resto dell’Europa proprio non esiste, solo in Italia è diventato un argomento di dominio pubblico perché abbiamo i soliti organi di informazione che soffiano sul fuoco pur di cavalcare una non notizia. I dubbi sono iniziati alla partenza di questa missione quando le persone a bordo sono state tutte perquisite come in un vero Stato di polizia; senza dimenticare che la giornalista della Stampa, giornale assolutamente prono rispetto a questo argomento, è stata allontanata perché non abbastanza serva rispetto alle attese di chi guida la ciurma. Le notizie che potevano uscire erano solo quelle che volevano raccontarti, anche se loro malgrado sono emersi tutti i conflitti interni e le contraddizioni tra culture che non potranno mai convivere, comprese quelle per la difesa dei diritti a favore di quelle popolazioni che i diritti li reprimono con la forza. Per non parlare di quei parlamentari che si sono imbarcati per avere cinque minuti di visibilità ed un’occasione per essere rieletti. Se questa era diventata solo una forma di disobbedienza civile, era giusto che andasse fino in fondo con la responsabilità anche personale di chi la gestiva. Peccato che nessuno abbia veramente manifestato la propria solidarietà e vicinanza a coloro che tutti i giorni fanno azioni umanitarie reali per tutti i popoli bisognosi, anche per quello palestinese, senza clamori e telecamere, nel silenzio della propria coscienza.

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Franco Parlavecchio

Pensatore intermittente , sempre condizionato dal cuore , vincolato da un incurabile senso di giustizia. Ha vissuto una vita divisa fra la passione per la politica e la concretezza dell’impegno lavorativo. Ha ricoperto diversi ruoli politici che gli hanno permesso di provare a mettere in pratica le sue idee facendolo scontrare con i muri dell’indifferenza e dell’individualismo. Ora fa l’opinionista per una rivista on line, Perugia Today, come osservatore vicino e distante rispetto al mondo che ci circonda. .

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