Il Blog di Franco Parlavecchio

15 April 2018 by Franco Parlavecchio
Guerra in Siria, all'Italia serve subito un governo.
guerra siria

Avete presente le bombe intelligenti? Io no, secondo me sono sempre stupide. C’era da immaginarselo: anche Trump ha deciso di mostrare i muscoli e senza nemmeno ottenere l’autorizzazione del Congresso, cosa inusuale negli Stati Uniti, ha consentito il lancio di più di cento missili in Siria, con l’accordo di Francia e Inghilterra. I Democratici americani ma anche alcuni deputati Repubblicani hanno criticato la mossa del Presidente, che avrebbe violato la Costituzione decidendo autonomamente l’attacco militare. La propaganda dice che hanno distrutto, almeno in parte, centri di produzione e depositi di armi chimiche siriane. In questo momento dovrebbe esserci una pericolosissima nube tossica su tutta l’area. Voi ne sapete qualcosa? Dal satellite non risulta…. Ma l’Italia era stata informata? Sullo scacchiere internazionale abbiamo perso peso e credibilità da tempo e non solo perché in questo momento non siamo stati in grado di formare un nuovo Governo. In realtà un Governo c’è, ma a mezzo servizio, indebolito e delegittimato dal risultato delle ultime elezioni politiche. Il problema è che si vedono ben pochi spiragli per la nascita di una nuova alleanza per governare. Il Presidente Mattarella comincia a dare segnali di nervosismo. Dopo il secondo giro di consultazioni non si vedono spiragli. Se si dovesse tornare ora alle elezioni, sarebbe gravissimo. Con questa legge elettorale è un vero suicidio. Il risultato uscirebbe quasi identico. E non tirate fuori che con le leggi elettorali precedenti il risultato attuale non avrebbe comunque garantito la governabilità. Perché chi ha votato si è regolato rispetto ad un sistema proporzionale. L’attuale panorama è tripolare e la legge va regolata in base alla situazione che abbiamo. Quindi il legislatore dovrà garantire un premio di maggioranza alla lista o alla coalizione più forte. Ora non vorrei che tutti si celassero di fronte ad una grave crisi internazionale per formare il classico governo del Presidente, cioè un governo non politico per dare una parvenza di forma, ma che in pratica serve solo per tirare a campare…Serve un Governo politico, frutto di un accordo politico, che si assuma la responsabilità delle scelte, giuste o sbagliate che siano. Se penso agli attuali competitors sembra sempre più evidente che la possibilità di arrivare ad un accordo assomigli ad una chimera, almeno fino ad oggi. Noi la guerra ce l’abbiamo in casa, senza armi chimiche e fa vittime non immediate. È una guerra di posizione, fatta di tattiche belliche che assomigliano ad una battaglia navale. Vince chi rimane a galla. Speriamo ci resti anche la Siria.

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Franco Parlavecchio

Pensatore intermittente , sempre condizionato dal cuore , vincolato da un incurabile senso di giustizia. Ha vissuto una vita divisa fra la passione per la politica e la concretezza dell’impegno lavorativo. Ha ricoperto diversi ruoli politici che gli hanno permesso di provare a mettere in pratica le sue idee facendolo scontrare con i muri dell’indifferenza e dell’individualismo. Ora fa l’opinionista per una rivista on line, Perugia Today, come osservatore vicino e distante rispetto al mondo che ci circonda. .

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