Il Blog di Franco Parlavecchio

23 December 2020 by Franco Parlavecchio
Il decreto di Natale del Governo, il triste primato dell'Italia e le libertà perdute
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A lungo andare l’impegno paga. E così è successo anche all’Italia che secondo le statistiche, spesso interpretabili a seconda delle convenienze, è riuscita ad arrivare prima per il numero più alto di morti al mondo (ogni 100 mila abitanti) anche a causa del Coronavirus. E’ stata una battaglia difficile, piena di insidie, ma tra uno smantellamento del sistema sanitario, avventate chiusure di ospedali e provvedimenti al limite dell’incomprensibile, siamo riusciti a salire ai vertici del podio della mala gestione della pandemia. Ovviamente il problema non è solo dovuto alla situazione presente ed all’inadeguatezza dell’attuale Governo nella gestione dell’emergenza. Per comprendere il problema bisogna andare molto più indietro, nel continuo e progressivo abbassamento del livello della classe dirigente in ogni ambito e alla totale incapacità di programmare e di offrire un minimo straccio di visione futura al nostro Paese. Fino ad arrivare ad oggi, al Presidente Conte, al suo portavoce in cerca sempre di una inquadratura in primo piano per riempire il suo ego e svuotare la nostra pazienza. In questo scempio il Governo attuale non risulta la causa ma l’effetto di scelte storiche sempre vocate al ribasso, fino a cancellare l’identità di un Paese che ormai ha perso completamente credibilità a livello internazionale. L’ultimo atto, il DPCM per le feste natalizie raccontato in conferenza stampa, assomiglia più ad uno sketch di humor crudo e demenziale in stile Monty Python che ad un provvedimento del Presidente del Consiglio. Un mix di frasi confuse e difficili da interpretare. Una sorta di compromesso tra posizioni opposte e schizofreniche. Il risultato è la totale confusione, a dimostrazione di una classe politica autoreferenziale totalmente avulsa dalla realtà economica e sociale. Tanto per fare un esempio, le persone che si sposteranno durante le feste non potranno essere più di due; quindi se hai tre figli uno devi lasciarlo a casa. A meno che non abbia meno di 14 anni perché in questo caso può uscire perché solo secondo queste norme (uniche al mondo) non risulterebbe contagioso. Ci potremmo spostare da un Comune all’altro ma non da una Regione e l’altra per andare a trovare i nostri cari. Quindi se abitiamo a Città di Castello possiamo andare a Terni ma non possiamo andare a Sansepolcro. Geniale! A Natale l’unica vera libertà sarà quella di andare a messa, forse perché come al solito il nostro destino è lasciato al fato o allo spirito santo o alle scelte di chi veramente impone le decisioni ai nostri governanti. Questa è la breve sintesi della nostra medaglia d'oro dei più colpiti al mondo dal Covid 19. Perché niente succede per caso.

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Franco Parlavecchio

Pensatore intermittente , sempre condizionato dal cuore , vincolato da un incurabile senso di giustizia. Ha vissuto una vita divisa fra la passione per la politica e la concretezza dell’impegno lavorativo. Ha ricoperto diversi ruoli politici che gli hanno permesso di provare a mettere in pratica le sue idee facendolo scontrare con i muri dell’indifferenza e dell’individualismo. Ora fa l’opinionista per una rivista on line, Perugia Today, come osservatore vicino e distante rispetto al mondo che ci circonda. .

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