Volete il condizionatore acceso o la pace? Questa la domanda posta provocatoriamente (ma non troppo…) dal nostro Premier Draghi rivolgendosi a tutti noi. Tradotto: ecco in dirittura d’arrivo una serie di altri sacrifici che metteranno a dura prova il nostro portafoglio. Se da un lato sarebbe più che corretto limitare gli sprechi ed imparare della sana educazione civica per rispettare quelle risorse che sembrano apparirci infinite, dall’altro siamo un po’ vittime e un po’ complici delle scellerate scelte energetiche degli ultimi trent’anni. Gli accordi commerciali con la Russia li hanno fatti tutti i Governi italiani che si sono succeduti, senza crearsi alcun problema etico, pur sapendo che la democrazia in Russia non è mai stata un loro prodotto tipico. E allora eccoci pronti a fare nuovi accordi economici con l’Algeria per aumentare la fornitura di gas. Pazienza se nel Paese africano i diritti umani sono costantemente violati e le autorità algerine hanno continuato ad arrestare e perseguire arbitrariamente giornalisti e attivisti pacifici oltre a qualunque difensore dei diritti umani. Pazienza…business is business. La nostra è una storia che ha visto aumentare la dipendenza dagli altri Stati; da noi è stata sempre ostacolata una vera rivoluzione energetica verde. Fino al punto che la crisi italiana è talmente lampante da farci apparire direttamente coinvolti nella guerra. Immagino come andrà a finire: per prima cosa rimetteranno sul piatto il solito tema delle centrali nucleari con tanto di ricatto per coloro che si opporranno. “Tanto le abbiamo davanti ai nostri confini, in Francia…”. E’ vero, ma nessuno ricorda che nel frattempo la Germania le sta smantellando perché negli anni ha inseguito ben altre strategie energetiche molto più affini ad una rivoluzione sostenibile. Senza dimenticare che in caso di guerra le centrali nucleari diventano siti sensibili pericolosissimi, come dimostrato ampiamente in Ucraina. Poi ci chiederanno giustamente di limitare i consumi cercando di cambiare i nostri stili di vita. Chi possiede un tenore di vita alto se ne fregherà continuando a sprecare senza regole. Per tutti gli altri sarà concessa solo un’ora d’aria “condizionata” al giorno.
Pensatore intermittente , sempre condizionato dal cuore , vincolato da un incurabile senso di giustizia. Ha vissuto una vita divisa fra la passione per la politica e la concretezza dell’impegno lavorativo. Ha ricoperto diversi ruoli politici che gli hanno permesso di provare a mettere in pratica le sue idee facendolo scontrare con i muri dell’indifferenza e dell’individualismo. Ora fa l’opinionista per una rivista on line, Perugia Today, come osservatore vicino e distante rispetto al mondo che ci circonda. .
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