Il Blog di Franco Parlavecchio

19 february 2019 by Franco Parlavecchio
Un paracolpi morbido su ogni palo della luce: occhi incollati al cellulare... così si evitano traumi cranici.
paracolpi morbido

Un paracolpi morbido su ogni palo della luce: occhi incollati al cellulare... così si evitano traumi cranici. Passeggi nel centro di una bellissima città come Bolzano, guardi un palo della luce e ti fermi incuriosito davanti ad un oggetto misterioso. Capisco di cosa si tratta dopo accurata spiegazione delle persone che si trovano accanto a me. Prendo un attimo di riflessione e mi domando dove sta andando la nostra civiltà o inciviltà. Quello appoggiato sui pali del centro storico di Bolzano è un paracolpi di colore fucsia per proteggere la testa di chi cammina distratto guardando solo il proprio cellulare. Sembra quasi un gioco per bambini, in realtà è il gioco per i grandi un po’ suonati. Assomiglia quasi ad uno scherzo ma l’obiettivo vero è quello di una campagna di sensibilizzazione voluta dalla provincia di Bolzano per un uso molto più consapevole del proprio cellulare, per non dipendere da questi aggeggi utili ma pericolosi. Dalla dipendenza ai danni provocati dalle onde elettromagnetiche, c’è l’invito di spegnere durante la notte il cellulare o metterlo in modalità «aereo» per evitare inutili emissioni. Questa campagna guarda molto al presente, alla salute, anche mentale, all’uso consapevole senza distrazioni, anche in auto per la sicurezza stradale. Il problema vero è che siamo sempre super connessi tranne che con la realtà. Pensiamo di essere tanto social ed invece diventiamo antisocial. Stiamo tutto il giorno davanti al cellulare pensando di dialogare con il mondo ed invece non parliamo neanche con noi stessi. Anche gli amori si accendono e si spengono dentro un cellulare nel tempo di una ricarica, senza mai guardarsi. La campagna chiede “ci sei?”. In effetti qualcuno non c’è più, non dialoga, non gesticola, una sorta di social zombie che risponde solo a chat. Lo trovi amico su facebook e se lo incontri per caso nemmeno ti saluta. Ci circondiamo di un mondo virtuale ma completamente isolati. Un consiglio, io quei cuscini non li metterei dappertutto, perché se qualcuno va a sbattere perché troppo intento a guardare il cellulare, forse è meglio che la prende una botta in testa e anche forte, una testata di salute, per rinsavire.

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Franco Parlavecchio

Pensatore intermittente , sempre condizionato dal cuore , vincolato da un incurabile senso di giustizia. Ha vissuto una vita divisa fra la passione per la politica e la concretezza dell’impegno lavorativo. Ha ricoperto diversi ruoli politici che gli hanno permesso di provare a mettere in pratica le sue idee facendolo scontrare con i muri dell’indifferenza e dell’individualismo. Ora fa l’opinionista per una rivista on line, Perugia Today, come osservatore vicino e distante rispetto al mondo che ci circonda. .

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