Dieci sono gli anni compiuti dal Partito Democratico, dieci anni e sentirli tutti…Ricordo bene il momento iniziale, come fondatore di un progetto che aveva avvicinato ed entusiasmato migliaia di persone che avevano voglia di partecipare. Con il tempo la passione è calata e quella voglia di inclusione si è trasformata in spirito esclusivo. Vorrei rammentare come da Segretario del Pd a Perugia, eletto per una serie di contemporanee circostanze, scelto per rilanciare, ho sopportato malvolentieri una certa allergia nei confronti di tutte le novità che stavo inserendo. Dalla festa in centro fino alla Consulta della città, una serie di innovazioni troppo dure da digerire… Ma proprio il progetto della Consulta, quasi sempre disertato dal gruppo dirigente, vedeva la partecipazione anche di persone esterne al partito e soprattutto competenti. Tra queste anche un certo Paolo Polinori, il candidato a diventare l’attuale salvatore di un partito che ha smarrito tutto il suo radicamento territoriale, cioè il suo dna. Paolo è una persona validissima, accompagnato da una vita brillante e soprattutto da una famiglia splendida che lo sostiene. Mi fa sorridere come alcuni di coloro che snobbavano quel progetto di visione futura della città, ora si trovino in cerchio di fronte a Paolo, con la speranza di raccogliere qualcosa… E’ una malattia molto diffusa in tutti i campi ma che nella politica ha distrutto l’opportunità di far emergere una seria classe dirigente: si chiama leccaculismo. Persone dotate di una forte capacità di adattamento, capaci di galleggiare in qualsiasi tipo di gruppo. Sono come i materassi che si adattano alla fisionomia del corpo, li chiamerei i "memory tongue": si accodano perfettamente al leader di turno, sempre per convenienza, mai per convinzione. Si passa da un sedere all’altro, a rotazione ciclica, alla ricerca di quello più potente; un gioco al ribasso senza fine di cui subiamo tutti le conseguenze. Ma la buona notizia c’è. Se Polinori diventerà il Segretario del Pd a Perugia, alzerà il livello del dibattito locale, sarà forse il primo momento in cui costringerà il gruppo in consiglio comunale a fare una cosa nuovissima, mai provata prima: l’opposizione. E soprattutto alzerà l’asticella di un dibattito molto scarno in una città che vede il sindaco Romizi serio e rassicurante leader senza ostacoli. Come ha affermato il Papa pochi giorni fa, “la vera ragion d’essere della politica dovrebbe essere l’interesse dell’intera cittadinanza, da perseguire in modo responsabile e prudente, in modo tale da "far crescere il coinvolgimento delle persone, la loro progressiva inclusione e partecipazione, non asservita alle ambizioni individuali o alla prepotenza di fazioni o centri di interessi”. E allora vai Paolo, tu sei anche questo; per il bene di Perugia, è il tuo momento.
Pensatore intermittente , sempre condizionato dal cuore , vincolato da un incurabile senso di giustizia. Ha vissuto una vita divisa fra la passione per la politica e la concretezza dell’impegno lavorativo. Ha ricoperto diversi ruoli politici che gli hanno permesso di provare a mettere in pratica le sue idee facendolo scontrare con i muri dell’indifferenza e dell’individualismo. Ora fa l’opinionista per una rivista on line, Perugia Today, come osservatore vicino e distante rispetto al mondo che ci circonda. .
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