Girare per i negozi durante il periodo che precede le feste, rende molto più nitida l’immagine di un popolo sempre più orientato a chiudersi in se stesso. Tra locali tristi e vuoti, il gregge predilige quei posti già affollati dove la musica alta ti impedisce di comunicare, eliminando il gusto di passeggiare, cercare, curiosare per scegliere il presente desiderato; molto più facile sedersi di fronte ad un computer per prenotare un regalo qualsiasi a distanza. Ormai i contatti umani sono ridotti al lumicino, gli incontri sono solo social, il buongiorno è quasi merce rara e gli auguri diventano uno sforzo disumano condito da un mezzo sorriso di circostanza. Anche l’organizzazione dei grandi centri commerciali non aiuta. Aumentano le casse automatiche, si induce sempre più a scegliere il metodo self-service, eliminando qualsiasi forma di dialogo e cancellando onorevoli posti di lavoro. Ormai siamo tutti imbrigliati alla ricerca di una intelligenza artificiale che possa migliorare la nostra vita di tutti i giorni, dato che quella naturale si è completamente assopita, un fenomeno in via d’estinzione. Preferiamo ordinare con un click per poi aspettare un corriere che involontariamente o per la fretta del ruolo sbaglia indirizzo o deteriora il pacco desiderato. Scegliamo tutto guardando una semplice foto senza avere più il gusto di toccare, annusare o provare l’oggetto del desiderio. L’immagine che ci lascia è quella di molti centri storici ormai svuotati ed impoveriti, pieni solo di cibo e bevande di qualsiasi forma e genere senza più anima. Non abbiamo compreso come scegliere di non avere più un contatto con la realtà di una strada piena di luci, lascerà quella via vuota, insicura e desolata. Il mio non è invito a boicottare le nuove tecnologie ma ad utilizzarle consapevolmente, senza dimenticare che una stretta di mano ed un abbraccio sono gesti e sensazioni di cui non possiamo fare a meno. Il piccolo negozio sotto casa non è un fastidioso ricordo di un passato che tende a scomparire ma l’investimento di una famiglia che ha scommesso il proprio capitale per fornire un servizio che diventa essenziale anche per combattere isolamento e solitudine. Aiutiamo a non spegnere quella luce perché un giorno la cercheremo, a meno che la nostra massima aspirazione futura non sarà quella di abbracciare un computer.
Pensatore intermittente , sempre condizionato dal cuore , vincolato da un incurabile senso di giustizia. Ha vissuto una vita divisa fra la passione per la politica e la concretezza dell’impegno lavorativo. Ha ricoperto diversi ruoli politici che gli hanno permesso di provare a mettere in pratica le sue idee facendolo scontrare con i muri dell’indifferenza e dell’individualismo. Ora fa l’opinionista per una rivista on line, Perugia Today, come osservatore vicino e distante rispetto al mondo che ci circonda. .
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