Il Blog di Franco Parlavecchio 2025

16 jun 2025 by Franco Parlavecchio
Manipolazione del referendum, non è più uno strumento di democrazia diretta
referendum 2025

“Se mi viene proposto un referendum tra monarchia o repubblica, o divorzio o non divorzio, o aborto, questa è una cosa che coinvolge tutta la collettività; ma uno dei cinque quesiti referendari riguarda il rapporto tra l’esecutore e il committente su una questione molto specifica, cioè l’attività che essi svolgono. È possibile che un quesito di questo tipo venga sottoposto ad un vasto elettorato? E c’è una manipolazione nell’uso dello strumento referendario, che avendolo svilito lo fa diventare uno strumento della contrapposizione tra una maggioranza e una minoranza e quindi non la fa più diventare uno strumento di democrazia diretta”. Poche facili e sagge parole pronunciate dall’eminente giurista Sabino Cassese, parole inascoltate dai promotori del referendum. Ma dalla voglia di egocentrica visibilità di Landini mista all’insano tafazismo del centro sinistra o campo largo che si voglia chiamare, il risultato finale è una sconfitta senza appello. E così è successo per i referendum, su cui le dichiarazioni post di alcuni leader sono state tra il tragico ed il comico, tra il bisogno di un buon psicoterapeuta a quello di cambiare il proprio rifornitore di sostanze... Farsi portare dentro questioni ideologiche da un sindacato che ha solo bisogno di visibilità, è l’ultima follia di una coalizione che si sposta verso gli estremi senza cogliere il senso di cosa sta combinando, dimostrando la solita distanza con la realtà. Se sul tema del lavoro parte di ciò che si voleva abolire era stato votato ed approvato da alcuni degli stessi partiti che hanno indetto il referendum, anche se ormai con interpreti differenti e rappresentanti molto lontani da quel riformismo che aveva rappresentato il Partito Democratico, entrando nello specifico si capisce come il richiamo della foresta abbia fatto colpo su una fascia residuale della popolazione e non sempre assimilabile alle stesse idee. In tutta questa confusione, il referendum più significativo è stato quello sulla cittadinanza agevolata, forse anche quello più facilmente comprensibile, dove la vittoria dei Sì è stata molto più ridotta, come a voler dimostrare che la vera integrazione non passa da questi atti ma da lunghi attestati di correttezza e legalità, della lingua e delle tradizioni, nel rispettoso riconoscimento di uno Stato di diritto, così come avviene in tanti Paesi civili. In pratica ci siamo trovati di fronte ad un risultato scontato, forse ancora più netto di quello che si poteva immaginare che forse la prossima volta farà fare qualche riflessione in più per non svilire uno strumento così importante per la vita democratica.

franco parlavecchio
Franco Parlavecchio

Pensatore intermittente , sempre condizionato dal cuore , vincolato da un incurabile senso di giustizia. Ha vissuto una vita divisa fra la passione per la politica e la concretezza dell’impegno lavorativo. Ha ricoperto diversi ruoli politici che gli hanno permesso di provare a mettere in pratica le sue idee facendolo scontrare con i muri dell’indifferenza e dell’individualismo. Ora fa l’opinionista per una rivista on line, Perugia Today, come osservatore vicino e distante rispetto al mondo che ci circonda. .

All author posts
Our Partners
logo saet umbria impianti speciali
SAET Umbria

Concessionaria SAET I.S. per l'Umbria.
Via Pietro Soriano 32 06132 Perugia.
tel. 075 824 4723

About Company
saet umbria